L’Alpe 36 : viaggi e viaggiatori

Traduzione : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

Sui sentieri del tempo
Lunga storia quella delle peregrinazioni alpine, scritte da una miriade di viaggiatori. Sulle orme delle antiche carovane e dei saggi curiosi, passanti solitari e turisti hanno inventato nel corso dei secoli e delle mode una vera e propria cultura del viaggio nelle Alpi.

Primi passi
La scoperta delle Alpi è andata di pari passo con quella dell’America, si potrebbe dire. I primi ad avventurarsi fuori dalle grandi strade hanno presto tratteggiato i principi del viaggio alpino, sia nelle loro aspirazioni che in termini logistici.

Itinerari alpestri
All’alba del XVIII secolo Johann Jakob Scheuchzer getta un ponte tra l’approccio barocco e quello dei Lumi. Percorre la Svizzera da osservatore erudito, portando sulle montagne uno sguardo scientifico ed ammirato. Un approccio da pioniere che susciterà l’interesse dei saggi di tutta l’Europa per queste contrade.

Una traduzione inedita
Voluminosa somma delle conoscenze raccolte da Johann Jakob Scheuchzer nel corso dei nove viaggi attraverso la Svizzera all’inizio del XVIII secolo, gli Itinera per Helvetiae alpinas regiones, scritti in latino, non sono mai stati tradotti in francese. Philippe Mudry si è fatto carico di questo enorme compito. In attesa dell’edizione completa, pubblicherà nel 2008 un’antologia di cui anticipa qui due estratti inediti.

Per la scienza, con le Alpi
Svolta sensibile nell’era dei viaggi, il secolo dei Lumi vede i « sublimi orrori » risvegliare l’interesse delle élite europee. Una fascinazione scientifica ed estetica che le trascina fuori dai sentieri battuti. Eppure la brama di conoscenza non riguarda solo il turismo nascente, erede di timori ancestrali ed anelante una montagna addomesticata.

Le Grand Tour
Scuola di formazione e di apprendimento degli usi del (gran) mondo, un lungo percorso circolare attraverso l’Europa contribuisce all’educazione dei giovani aristocratici. Nel XVIII secolo questo vagabondaggio iniziatico ed umanistico si estende alle regioni alpine. Una tradizione che si spegnerà cento anni più tardi, quando il viaggio organizzato invaderà il campo di questi precursori del turismo.

Diario di viaggio
Racconti e guide da viaggio sono al centro di incessanti andirivieni, in una duplice ottica. Dal racconto al periplo, dal periplo al racconto, riflettono almeno quanto influenzano l’evoluzione della circolazione attraverso il massiccio. Ed in particolare il passaggio dei valichi alpini.

Portfolio : poesie in cornice
I tempi moderni lasciano ancora spazio al girovagare in montagna ? Per il fotografo Raphaël Helle, che percorre abitualmente la montagna alla ricerca dell’attualità del mondo, è una certezza. Nel suo giardino, neanche segreto, della Chartreuse, viaggia per brevi tratti e ne riporta questo delizioso diario in immagini, senza altro disegno se non quello di farsi (e darci) piacere.

Trasporti… comuni
Dal 1910 per gli appassionati di circuiti inediti esiste una crociera panoramica a bordo di confortevoli pullman. Percorsa da un servizio di veicoli efficienti, la Route des Alpes, che collega il lago Lemano al Mediterraneo solcando le vette, apre una nuova era per il turismo itinerante.

Elephant man
Il viaggio di Annibale ha sempre affascinato. Così nel 1935 l’americano Richard Halliburton decide di ripetere la traversata del generale cartaginese e dei suoi elefanti. Un evento festoso attraverso il passo del Gran San Bernardo, immortalato dal fotografo vallesano Raymond Schmid.

Il viaggiatore immobile
Curiosare sulla Rete : è la missione del ciberviaggiatore della nostra rivista, un’attività che unisce utile e futile. Qualche souvenir di escursioni virtuali intorno alle Alpi e di ciò che vi fa riferimento, passando per biblioteche digitali e scrittori passati alla posterità sulla Rete come altrove.

Il giro delle Alpi in 80 giochi
Giochi di società e montagna formano una coppia discreta. Eppure i viaggi e le ascensioni proposti sotto aspetti diversi hanno fatto vivere avventure palpitanti a generazioni di giocatori. Questo modo ludico di visitare le contrade alpine restando comodamente seduti in poltrona traduce anche l’evoluzione dello sguardo portato alle Alpi, come espone il Museo della Montagna di Torino.

Del blu nel nero delle grotte
Un formaggio raro, fabbricato localmente e destinato al consumo familiare, veniva stagionato nelle grotte naturali sopra al piccolo villaggio di Lavaldens, nell’Isère. Un «  bleu  » di fattoria in via di estinzione, destinato a scomparire insieme a coloro che possedevano quest’arte particolare.

Faccia di legno
Dorino Ouvrier imprime nel legno tutto ciò che ha animato i suoi avi montanari della Valle d’Aosta. Il movimento è al centro della sua produzione, tesa tra gesto quotidiano e bisogno esistenziale. Uno sguardo amichevole sull’artista e la sua opera.

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