L’Alpe 12 : donne di montagna

Traduzione : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

Le Alpi, terra di donne ?
Come gli uomini, si occupavano del lavoro nei campi e nell’alpeggio. La vita era rude per le contadine delle Alpi. Prezzo di una libertà ed un’autonomia paradossali delle quali le donne delle valli non godevano ancora. Una parità sul lavoro che non si può certo confondere con l’ambita uguaglianza …

Il buon tempo dell’alpeggio
Libere e felici, le ragazze di Lecco vegliavano sulla quotidianità delle greggi di famiglia sulle montagne che dominano il lago di Como, nelle belle estati addolcite dalla visita notturna dei loro spasimanti …

Un mondo diviso
Matriarcato ? O semplice supplenza ? Gli uomini vanno in città a guadagnarsi da vivere lasciando le donne sole a badare ai lavori nei campi e farsi carico delle responsabilità familiari. Ambivalenza di una situazione in cui la durezza delle incombenze e l’isolamento garantivano alle donne di montagna un’autonomia ed una condizione di parità altrove sconosciute.

Parole di pastore
Giovani e (spesso) cittadine, sempre più numerose, le nuove pastore scelgono ormai questo mestiere per vocazione e lo svolgono con entusiasmo. Finita l’immagine della pastorella di un tempo che filava … ma la loro intrusione in un universo a dominante maschile non è stata indolore. Testimonianze …

Le poppate delle tate
Il latte abbondante era la loro sola ricchezza. In alcune regioni delle Alpi italiane alcune giovani madri dovevano abbandonare i propri figli ed il proprio paese per diventare balie presso le famiglie borghesi delle città. Una forma di emigrazione insolita e dolorosa.

Alta moda e alta montagna
Ragazze in fiore e donne farfalla della Maurienne riscuotono ormai da tempo l’ammirazione di chi le incontra. Così è anche della giovane inglese Estella Canziani che all’inizio del secolo scorso immortalò i loro costumi cangianti nei suoi acquarelli. Questi abiti da festa sono indossati ancora oggi a testimonianza di una creatività sorprendente.

Giovanna d’Arco nel Delfinato ?
Fiera amazzone bronzea, conduce le truppe alla battaglia sotto il fogliame del giardino dei Dauphins (delfini) a Grenoble. E non cessa di intrigare il visitatore che legge sul piedistallo : Philis de la Charce, eroina del Delfinato. Ma quali furono le prodezze che valsero l’onore di una statua a questa eroina ? Tra storia e leggenda, piccola cronaca di una donna impegnata.

Le Sherpa del Monte Rosa
Con la gerla sul dorso portavano il bagaglio dei turisti che accompagnavano in montagna. Conoscevano tutti i sentieri ed erano abituate a pesanti fardelli queste donne italiane che si guadagnavano da vivere come portatrici, ad immagine delle Sherpa in Himalaya.

L’imponente
Tre vecchie donne in un villaggio di montagna. Con parole molto semplici, con storie banali, dettagli anodini e frammenti di vita scritti in una lingua mirabile, Ludwig Hohl si accosta alla parabola in questo testo fondamentale e profondamente umano.

Il paese in cui le donne potevano essere (veramente) regine
Nei Pirenei uno strano diritto consuetudinario conferiva alle donne uno status sociale molto avanzato rispetto ai tempi, in un’Europa ancora prona al sessismo più radicale. Una legge della ‘casa  » che non era priva di conseguenze sulla vita sessuale di queste montanare molto liberate.

Madre o puttana ?
L’immagine della donna nell’art nouveau in Svizzera è senza equivoci : mentre le idee delle suffragette cominciano ad inondare le Alpi, le donne rappresentate dai pittori simbolisti incarnano l’armonia di un eden alpestre. Quasi a riprendere beatamente gli ultimi versi di Faust II di Goethe : «  L’eterno femminino ci attira verso l’alto  ».

Donne d’altrove e genti di qui
Belle straniere sposano oggi i contadini delle alte valli abbandonate dalle Tirolesi. In questo mondo rurale ripiegato sulle tradizioni d’altri tempi, gli uomini di montagna non trovano più donne. E allora sono andati a cercarle al di là delle frontiere, dalla Polonia fino alle Filippine …

Portfolio : Erika Hubatschek, una vita sulla parete scoscesa
La fotografia come opera geografica. Da oltre sessant’anni Erika Hubatschek, geografa austriaca divenuta fotografa, si avventura negli alpeggi del Tirolo per raccogliere i frammenti di un mondo in declino, quello delle genti dell’alpe. Condividendone la vita e lavorando al loro fianco, Erika ha ascoltato gli uomini dell’alpe e li ha guardati anzitutto come persone.

No, i ghiacciai non si sciolgono !
Prove alla mano, un glaciologo si erge contro l’affermazione allarmistica (e fortemente mediatica) della scomparsa annunciata dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale della terra. Dimostrazione.

I graffiti delle capanne
Centinaia di iscrizioni incise sulle pareti dei ricoveri pastorali della Crau ripercorrono il passaggio dei pastori. La paziente opera di decrittazione di questi graffiti due volte lapidari narra momenti di vita. Autentici archivi della transumanza alpina.

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