Guerrieri delle vette

Servono (ancora) gli alpini ?
Truppe di montagna ai tropici e paracadutisti della Marina nelle montagne afgane : il mondo (militare) al contrario ! Da alcuni decenni questo corpo di élite sembra quanto meno marginalizzato. La sua immagine ha perso smalto e la specificità che ne costituiva la forza si è trasformata in un handicap. Inchiesta sugli Alpini in crisi.

Guerrieri e montanari
Centovent’anni or sono nascevano in Francia i battaglioni alpini di cacciatori a piedi. Addestrate nel rigore, queste truppe scelte hanno partecipato a tutti i combattimenti nel corso delle due guerre mondiali. Ma, paradosso storico, l’esercito moderno sembra volerli mettere da parte …

Sul fronte d’inverno
Dal 1915 al 1918 le Alpi orientali vedono le truppe italiane affrontare quelle dell’impero austro-ungarico in una terribile guerra d’alta montagna. Dalle vette delle Dolomiti agli altopiani carsici della Venezia Giulia i combattenti devono affrontare anche un nemico temibile, l’inverno, come testimoniano lettere e giornali dei soldati del Trentino, all’epoca territorio austriaco.

Vercors.
Due pesi, due memorie
Parlare di una montagna intima, condividere dei ricordi, delle emozioni, delle passioni era l’intento del nostro numero dei dieci anni. Il nostro richiamo ha dato vita a numerosi articoli, ma non tutti hanno trovato posto nella pubblicazione dell’anniversario. « La mia alpe » apre così un nuovo spazio che nel corso delle pubblicazioni della rivista accoglierà sguardi personali, diversi e talvolta disturbanti. Per questo trimestre presentiamo l’alpe di Jean Serroy…

L’uomo dalla mina ribelle
Un giovane ragazzo d’ombra rischiara la grande Storia con qualche tratto sobrio e potente. Impegnato nel maquis del Delfinato nel 1943, Jacques Barré, detto Abdon, ha tratteggiato giorno dopo giorno la vita e la lotta dei suoi compagni di resistenza. Uno sguardo intimo e raro.

Battesimo di fuoco in Val d’Aosta
Nel giugno 1940 l’Italia dichiara guerra alla Francia. Arruolato negli Alpini ad Aosta, Mario Rigoni Stern ha appena diciott’anni. È l’inizio di un conflitto che lo condurrà fino nel cuore della Russia e di anni terribili che segneranno numerose opere dello scrittore. Quota Albania si apre con la narrazione delle prime scaramucce di frontiera, premessa dell’inferno che attende il giovane caporale nelle gelide montagne dell’Albania. Estratti.

La guerra dei … montoni
Occupato dall’esercito, l’altopiano di Canjuers, nelle Prealpi provenzali, è da quarant’anni la più grande area di manovra d’Europa, a discapito degli abitanti e delle loro mandrie, espropriate manu militari. Oggi carri armati e pecore convivono, più o meno. Storia di guerra e di belati …

Piste
Una nuova rubrica de L’Alpe : queste pagine propongono dei percorsi per approfondire con suggerimenti pratici il dossier di questo numero, alla scoperta delle tracce lasciate dalla prima guerra mondiale nelle Alpi orientali, sui passi dei resistenti del Vercors (Isère).

Svizzera sconosciuta
Con una penna caustica Victor Tissot, autore dell’opera pubblicata nel 1888, schernisce una Svizzera mercantile che si vende senza vergogna. Mentre i visitatori corrono nell’Oberland, lo scrittore conduce il viaggiatore curioso lontano da quei turisti di cui traccia un ritratto al vetriolo. Queste pagine inaugurano una nuova serie di pubblicazioni di testi provenienti dalle ricche collezioni di opere antiche del Musée dauphinois.

Portfolio : Uli Wiesmeier, il rovescio della medaglia
Il fotografo tedesco propone una visione fosca della montagna, smontando una serie di stereotipi alpini. Immagini sorprendenti ed una dimostrazione per assurdo che fanno riflettere sul nostro rapporto con questo mondo assurto a bene di consumo.

Alpi d’altrove : il bambino perso del Pacifico
Il monte Puké è una vetta francese, emersa dall’oceano Pacifico a ventimila chilometri dalle Alpi ! Con i suoi 524 metri che svettano sull’Isola di Futuna, in Polinesia, è protagonista di una divertente storia di tartarughe e balene. Trovare la strada per la vetta tra la rigogliosa vegetazione che lo ricopre è un’avventura che si deve meritare. Perché dall’alto di questa landa di terra isolata si domina il mondo !

Jean Achard, pittore paesaggista
Il museo Hébert (Isère) toglie i veli su questo artista (1807-1884), unico del Delfinato a trovare posto, all’epoca, accanto a personaggi come Corot, Boudin o Jonkgind. Svincolandosi dalla pittura regionale, Achard farà carriera a Parigi ma influenzerà comunque la pittura di montagna. La mostra, accompagnata da un prezioso libro, propone di (ri)scoprire un grande paesaggista.  

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