L’Alpe 46 : Alpini delle Americhe

Traduzione  : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche  ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

Alpi di casa nostra

Le nuove frontiere dell’immigrazione

Con la connessione in rete il migrante non è più sradicato. Grazie al cellulare o al PC collegato a Internet non si allontana più veramente dal suo paese e dalla sua famiglia. La sociologa Dana Diminescu illustra una nuova realtà che i nomadi alpini degli ultimi due secoli non hanno vissuto.

Blues alpino

Arrivato in Mississippi nel 1982, lo svizzero Walter Liniger è oggi un eminente specialista del blues, che insegna nelle università … americane ! E che suona, in un’originale fusione di tradizioni e culture, da sradicato con due patrie e due lingue, senza appartenenza né all’una né all’altra, se non alla sua musica, quella dell’esilio.

Jazz  in casa di Savoiardi

A New Orleans il centro storico conserva il ricordo di Claude Gurlie e Joseph Guillot, architetti savoiardi emigrati oltre oceano all’inizio del XIX secolo. Piccola storia di due imprenditori di Samoëns (Alta Savoia) che trovarono in Luisiana la via del successo.

La ragazza e i Patagoni

Alla fine del XIX secolo il Cile si contende ancora la frontiera australe con l’Argentina. Per consolidare il territorio il governo inciterà dei coloni alpini ad insediarsi in questa remota parte di mondo abitata all’epoca da qualche rara tribù di Patagoni. Tra loro una giovinetta, Marie Pittet, che dopo non poche rocambolesche avventure si costruirà una nuova vita poco lontano da Capo Horn.

Riedizione

Da Barcelonnette al Messico

Émile Chabrand, notabile della valle dell’Ubaye, intraprende nel 1882 un lungo viaggio che attraverso l’India e l’Estremo Oriente lo porta fino in Messico, dove trascorrerà vent’anni. Dieci anni dopo pubblicherà una colorita storia del suo giro del mondo e sarà premiato dall’Académie française. Estratti.

BarcelonnetteIl grande transatlantico dei patrimoni

Il museo della «  Vallée  », nella regione dell’Ubaye, conserva la memoria vivida delle migrazioni locali. Un patrimonio nutrito ancora oggi dal flusso di scambi tra le due rive dell’Atlantico. Intorno al museo e a numerose associazioni si tessono legami che arricchiscono le collezioni e soprattutto il dialogo tra i discendenti degli emigrati. Una bella storia umana.

Diari di un piemontese tra i cow-boys

Italia-California andata e ritorno ! Partito per « fare il pastore » sui contrafforti della Sierra Nevada, nel 1909 Bartolomeo Marino torna nella valle natale con il portafoglio pieno e nei bagagli fotografie e tanti piccoli quaderni che raccontano la sua avventura californiana. Una memoria famigliare accuratamente conservata.

Pratico !

Indirizzi, siti Internet e piste sui due versanti dell’oceano Atlantico per seguire le popolazioni alpine emigrate.

Presse-papierEsposizione

Con vista sul lago

Ad Annecy è stata allestita una vasta esposizione che rivisita gli sguardi portati sui laghi alpini dal XV secolo : come le loro rive sono state presentate dai vari artisti e come l’industria turistica se n’è impadronita. Da vedere al Musée-Château ed al Palais de l’Île fino ad ottobre 2009.

Il Valais al piccolo punto

Il treno in montagna è il tema del monumentale arazzo realizzato sotto la guida di Maria Ceppi ed esposto al Museo d’Arte di Sion. Un’opera sorprendente in cui l’ideazione e la confezione traducono il doppio volto del cantone svizzero, tra tradizione e tecnologia.

La mia alpe

Torino … sul mare

Quando l’incontro con un giovanotto dell’alpe, fuori da un circuito valdostano, rende possibile una interessante riflessione sulla nostra percezione del mondo. Montagna vissuta e montagna letta : un contributo che prosegue la pubblicazione delle storie intime dei nostri autori avviata lo scorso inverno nel numero anniversario.

Portfolio

Il seppia riprende colore

Il prossimo autunno il museo dell’Ancien Évêché di Grenoble presenterà gli albori della fotografia in Isère. L’esposizione darà spazio ai fotografi del paesaggio, accanto alle testimonianze di realtà e costumi vari della fotografia tra il 1840 e il 1880, attraverso più di duecento foto inedite provenienti da collezioni private.

La vetta sognata dagli artisti tedeschi

Il Watzmann, in Baviera, è una vetta emblematica dal profilo accattivante che attira lo sguardo, soprattutto degli artisti. Da più di quattrocento anni si susseguono le rappresentazioni di questa montagna che traducono, ciascuna a suo modo, la sensibilità e lo spirito del tempo. Dimostrazione in sette scene.

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