L’Alpe 47 : 1860-2010, Cronaca di un … attaccamento

Traduzione : Letizia Ricci

 

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche    ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

 

La scelta delle parole

Riunione ? Annessione ? Cessione ? Ricongiungimento ? Plebiscito ? Referendum ? La terminologia giuridica non è mai neutra e dal 1860 danza al ritmo della politica e delle ideologie. Parole connotate, spesso aggirate, che devono essere ricollocate nel loro contesto storico, quello di una democrazia nascente.

 

La grande saga degli Stati di Savoia

Ripensare la storia della Savoia attraverso la geografia ? È l’intento di questa inedita saga che a partire da carte e zone ripercorre mille anni di transumanze di un territorio a geometria variabile. Uno sguardo che interroga anche il termine equivoco di Savoia e riapre la questione di un’autentica specificità savoiarda.

 

Al crocevia delle nazionalità

L’annessione della Savoia alla Francia è logica ? La risposta è certamente affermativa se si analizzano le origini storiche e geopolitiche di un evento radicato nelle mutazioni del XIX secolo. Mentre in tutta l’Europa emerge il sentimento di nazionalità, l’opinione pubblica converge con l’iniziativa politica. Una storia in nuce dalla Rivoluzione.

 

La tentazione elvetica

Savoia cantone svizzero ? Un’eventualità che fu prevista e che fu oggetto di una petizione. L’idea piacque alla popolazioni vicine a Ginevra, ma la giovane Confederazione rifiutò una soluzione poco diplomatica nei confronti della Francia.

 

Intanto in Italia …

La nazione italiana ha inizio nel 1861. Un anno esatto dopo l’annessione della Savoia e di Nizza alla Francia, che svolge un ruolo fondamentale nell’unificazione della penisola sotto la bandiera del re di Piemonte e Sardegna. Una storia di geopolitica e di abile diplomazia condotta con brio da Cavour e Napoleone III.

 

Contea di Nizza

Frontiere molto contese

Fino al … 1989 (!) la regione di Nizza ha offerto un bell’esempio di fluttuazioni frontaliere tra la Francia e l’Italia. Oggetto di aspri negoziati dall’annessione del 1860, il tracciato della linea di confine nelle Alpi del Sud è stato finalizzato solo quando l’Europa ha parzialmente abolito le frontiere.

 

Joseph Dessaix

Un personaggio sorprendente questo giornalista savoiardo effervescente e contestatore, paladino della modernità, democratico, amante delle scienze e delle tecniche, cantore della libertà e autore prolisso, in particolare della magnifica opera Nice et Savoie.

 

Nizza e Savoia

Uno sguardo contemporaneo

François Deladerrière, fotografo plastico formato alla scuola di Arles, torna con un’attenzione estrema verso i più minuscoli dettagli sulle tavole che illustrano un’opera pubblicata nel 1864. Cosa resta oggi di quei «  siti pittoreschi » ?

 

Pratica

Le manifestazioni organizzate per l’anniversario del 2010.

 

Catasto sardo per la frontiera francese

La mappa realizzata dal governo sardo all’inizio del XVIII secolo è una testimonianza dei rapporti tra la Francia e la Savoia. Quale strumento di riferimento e di pacificazione, ha attraversato gli sconvolgimenti politici ed è servita come base per disegnare le nuove frontiere nel 1860.

Un’enclave reale nella Repubblica

L’abbazia di Hautecombe è stato l’ultimo dominio della dinastia reale in Savoia. Sulle rive del lago di Bourget questa necropoli principesca ha usufruito di uno status particolare, riconosciuto da una convenzione internazionale ! Un mini feudo ecclesiastico che è sopravvissuto fino alla morte dell’ultimo re d’Italia nel 1983.

 

Un nuovo mondo

Nel XIX secolo la Savoia, come altre regioni, vive un periodo di grandi sconvolgimenti legati all’avanzare della rivoluzione industriale, conservando tuttavia alcune specificità : amalgama di popolazioni per via delle frontiere, nascita e sviluppo del turismo internazionale e del termalismo, ineluttabile declino delle società rurali, ecc. Nasce un nuovo mondo di cui nessuno è ancora in grado di misurare la portata.

 

La dimensione europea

Per Chambéry 2010 la capitale della Savoia celebra il passato ma prepara al tempo stesso un futuro di grande apertura sull’Europa. Dal 2011 la città affiancherà la regione Piemonte per commemorare la proclamazione dei centocinquant’anni dell’unità d’Italia, aspettando la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione che dovrebbe rafforzare profondamente la posizione di Chambéry.

 

Essere savoiardi oggi

Quale senso dare all’anniversario della riunione della Savoia alla Francia mentre l’Europa ha abolito la maggior parte delle frontiere ? Abitanti, eletti, partner economici e artisti si interrogano, sapendo che la prossima riorganizzazione amministrativa del territorio francese potrebbe fare della Savoia un territorio di sperimentazione.

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