L’Alpe 26 : letteratura di montagna

Traduzione : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

La metafora nel suo giardino (alpino)
Simbolo di elevazione, le vette vengono presentate sotto diverse prospettive in tutta la letteratura. Mitica dimora degli dei, luogo di rifugio e di purificazione per i romantici o di sfida per gli alpinisti, la montagna si offre come figura allegorica che continua ad ispirare gli scrittori.

Un’utopia alpina al Mont Aiguille
Con un battito d’ala una piccola società umana si muove in vetta al Mont Aiguille, nel Delfinato … Così inizia il romanzo di Rétif de La Bretonne, un’utopia nel gusto del secolo dei Lumi. In questo sorprendente racconto filosofico, l’emblematico monolite diventa la prima « isola felice » di un lungo viaggio nel paese che non c’è.

Sublimi orrori
Ai romantici la montagna offre la sua duplice natura, riflesso fedele delle contraddizioni umane. Distruttivi o ospitali, nell’evolversi tra ombra e luce, i suoi paesaggi tormentati fanno da cornice alle intemperanze del cuore. Un’ambivalenza al centro di molte opere.

Viaggio sul Monte Bianco
George Sand, la signora del Berry, adorava le montagne che percorreva con passo solerte. Pirenei, Alvernia ed Alpi sono la cornice di molti suoi romanzi. Nelle Lettere di un viaggiatore la scrittrice racconta, non senza humour, la sua escursione alpina del 1836. Un invito a scoprire, in occasione del bicentenario della nascita, un tratto sconosciuto di colei che scriveva : «  Ho una passione per la vertigine, l’altitudine ed i precipizi ». Di Jean Courrier.

Nutrire il corpo e lo spirito
Il pittore svizzero Raphaël Ritz lungo il suo percorso artistico è spesso tornato sui temi che gli stavano a cuore. Lo testimonia un suo famoso olio sugli alimenti terreni e spirituali di cui esistono tre versioni che Marie-Claude Morand analizza qui con il menu.

Alla ricerca dell’alpe perduta
Proust in montagna ? L’idea può sorprendere. Eppure lo scrittore ha lasciato talvolta i salotti mondani di Parigi per abbracciare l’Engadina, la Mer de glace o le rive del Lemano. Un secolo dopo il visitatore si impregna dell’atmosfera di questi luoghi dove il tempo sembra essersi cancellato.

Il romanzo della montagna
La finzione letteraria ha sfruttato poco il filone alpino. Simbolica o concreta, terra d’elezione per la meditazione o il dramma, i moti dell’anima o la riflessione sulla modernità, la montagna offre alla fantasia degli scrittori una molteplicità di volti. Florilegio.

Le vette sognate di Buzzati
Il deserto dei Tartari è un deserto di montagne. Nell’opera dello scrittore italiano, come nella sua vita, l’alpe occupa un posto di rilievo e le Dolomiti natali si coniugano in forme fantastiche. Parallelamente alle cronache ed ai racconti di ascensioni, le cime raggiungono spesso una vera e propria dimensione metafisica.

Un momento di vita e di piacere
Come spesso accade, tutto era cominciato alla libreria Tschann a Montparnasse, lo sguardo attratto dalla magnifica foto di un volo d’anatre selvatiche di Fulvio Roiter, un titolo enigmatico, « L’anno della vittoria », e il nome di un autore che non conoscevo, Mario Rigoni Stern. Questo nome rievocava la Mitteleuropa meridionale, gli intrecci del Nord d’Italia e del Danubio, un universo più vicino a Claudio Magris che non a Musil. L’intreccio tra il piacere e l’iterazione della lettura.

La Savoia di André Kertész
Il grande fotografo ha soggiornato nella Tarentaise all’inizio del 1930 per preparare l’illustrazione di un romanzo del capo redattore delle Nouvelles littéraires . L’editore La Fontaine de Siloé ha scovato questo reportage di cui si conoscevano solo poche immagini e l’ha mirabilmente valorizzato.

La Savoia di Frédéric Lefèvre
« Le Sol » è un onesto romanzo del territorio. Né più né meno. All’epoca capo redattore delle Nouvelles littéraires, Frédéric Lefèvre dipinse alcuni savoiardi assolutamente reali, incontrati nel 1931 in occasione di un soggiorno all’aria pura della montagna. Lungo il racconto si ritrovano Julie Guionnet, papà Guste, ed anche il parroco che il fotografo André Kertész aveva fatto posare nel paese. Estratti.

La trilogia elvetica
Tre immensi scrittori segnano il paesaggio della letteratura svizzera contemporanea. Ponendo l’universo alpino al centro della loro opera, Charles-Ferdinand Ramuz, Corinna Bille e Maurice Chappaz esprimono anzitutto la condizione umana, ben oltre qualsiasi regionalismo. Degli autori curiosamente poco conosciuti in Francia …

Descrivere o scrivere l’alpinismo ?
Esiste una letteratura della montagna ? Un Melville delle Alpi ? Se la frequentazione delle vette spinge a prendere la penna, la musa dell’altitudine è lungi dall’ispirare tutti gli autori … Eppure sotto la valanga di racconti di ascensioni, libri d’immagini ed altri manuali per specialisti si cela qualche perla rara.

Un Nobel alpino
Elfriede Jelinek è, a suo modo, uno scrittore di montagna. Ma la sua montagna austriaca non è un mondo impermeabile alle intrusioni della società industriale. Quella terra è punteggiata di fabbriche, intagliata da piste di sci e a portata di autostrada da una capitale. Un alpeggio davvero oscuro…

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