L’Alpe 45 : Trenino di montagna

Traduzione : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

All’assalto delle vette
Il paradosso della conquista della montagna ad opera della ferrovia è lo sviluppo della rete dall’alto verso il basso ! Si attrezzano i belvedere con le cremagliere prima di costruire le linee a valle. L’automobile infliggerà un colpo terribile alle piccole ferrovie montane, soprattutto in Francia. Ma non è detta l’ultima parola !

I binari della memoria
Tra Grenoble e Gap, Isère e Hautes-Alpes, c’è un treno che corre attraverso il Trièves ed il Dévoluy… disvelando panorami grandiosi e paesaggio umano. Lo testimoniano le immagini di Bernard Fontanel cui fanno eco i ricordi di un adolescente. Un viaggio fuori dal tempo.

Inchiesta
(Piccola) regina della ferrovia
Perché la Svizzera è riuscita ad irrigare le sue Alpi con un’efficiente rete ferroviaria mentre i suoi vicini non hanno fatto nulla ?  Perché ha saputo considerare le sue montagne come una chiave di successo e sviluppare un reale sistema di servizio per i viaggiatori, i turisti e gli abitanti… in un circolo virtuoso che dovrebbe ispirare altri paesi.

Riedizione
A tutto vapore
All’alba del XX secolo il giornalista e scrittore John Grand-Carteret disegna un vasto affresco in due corposi volumi, La Montagne à travers les âges. Ampiamente illustrata e ben documentata,  l’opera è un classico nel suo genere. Nel secondo volume, un capitolo dà spazio allo sfruttamento galoppante della montagna, particolarmente grazie alla ferrovia, come illustra questo estratto.

Chalet a… vagoni
In numerose stazioni della Belle Epoque fioriscono delle mini stazioni in legno ispirate agli chalet svizzeri. Accostando abilmente la novità rappresentata dalla ferrovia ai vecchi cliché alpini, le compagnie ferroviarie elvetiche impongono un modello razionale e prefabbricato, particolarmente nel Gruyère, dove questi edifici ancora oggi mettono in scena un paesaggio per viaggiatori in cerca del pittoresco.

Portfolio
Il museo è nella stazione
Il manifesto ferroviario è testimonianza del suo tempo più di ogni altra forma di rappresentazione. Sin dalle origini il treno, avido di pubblicità, ne ha ispirati una quantità considerevole. Artisti famosi o anonimi hanno partecipato a quest’avventura grafica che offre uno straordinario panorama di stili. 

Alpi d’altrove
Darjeeling Himalayan Railway
Tra cielo e tè…
Nel nord-est dell’India una pittoresca ferrovia d’altri tempi scala dal 1881 i primi contrafforti dell’Himalaya  per raggiungere la cittadina di Darjeeling, a più di 2000 metri di altitudine. Malgrado le non poche vicissitudini il trenino, iscritto recentemente nel patrimonio mondiale, prosegue indomito il suo cammino offrendo ai passeggeri un’esperienza indimenticabile.

Pratica
Venti passeggiate in treno dalle montagne corse fino all’Austria. Una scelta de L’Alpe per scoprire l’arco alpino in modo originale, di trenino in trenino 

Incontro
Maurice Chappaz. Suoni di un mondo (scomparso)
Importante figura della letteratura svizzera, poeta dal verbo potente e sapido, Maurice Chappaz si è spento a gennaio 2009. Impregnato da una forte spiritualità, lo scrittore si è fatto cantore di un universo minacciato. Il colloquio è stato realizzato a casa sua in Val di Bagnes, nel Valais.

Parola di lettore
Wargame in Ubaye
« Sono afgano ! » proclama l’autore di questo testo che entra in risonanza con il nostro ultimo numero. Se i “chasseurs alpins” (Alpini) hanno praticamente abbandonato Barcelonnette, la regione rimane la cornice ideale per l’esercitazione delle truppe su terreni difficili. Dopo gli avvenimenti in Afghanistan questa presenza si è fatta invadente. Alla fine del 2008 la necessità di grandi manovre ha portato nella valle più di un migliaio di soldati, elicotteri e aerei da caccia. Quanto basta per scatenare l’insofferenza degli abitanti.

Chi ha ucciso Sherlock Holmes ?
Le cascate di Reichenbach, nell’Oberland bernese, sono il teatro di una morte celebre : quella di Sherlock Holmes, trascinato nell’abisso dal suo nemico giurato… ma anche dal suo creatore, sir Arthur Conan Doyle. Mentre quest’anno si celebra il centocinquantesimo anniversario della nascita dello scrittore britannico, l’ispettore Fenoli ha condotto un’inchiesta sui veri moventi del crimine…

La mia alpe
Punti di vista
Lettori, raccontateci la vostra alpe, con parole o immagini : questo era il soggetto del concorso lanciato nel nostro numero anniversario, per fare da eco alle montagne intime degli autori. I nostri ringraziamenti e complimenti a tutti coloro che hanno voluto giocare proponendoci degli sguardi molto personali sul tema. Una scelta difficile per la giuria che infine ha selezionato questa interessante riflessione sul paesaggio e la sua rappresentazione.

Belle pagine
Sapori stellati in quota
Jean Sulpice, chef inventivo ed esigente, ha ricevuto la stella più alta d’Europa sulla guida Michelin ! Nel suo ristorante di Val Thorens il giovane savoiardo assortisce felicemente i gusti dei migliori prodotti del territorio. Un uomo ed una cucina da scoprire in una bella opera pubblicata recentemente da Glénat, Altitude 2 300 m

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