L’Alpe 62 : Tutte le facce del legno

Traduzione : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche  ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

lalpe-62-02A chi serve la foresta ?

In 15.000 anni di storia la foresta alpina ha vissuto molte vicissitudini. Per secoli gli uomini hanno sfruttato le sue risorse disboscandone le pendici. Oggi torna alla ribalta, ma questo ambiente così ricercato dai cittadini crea altri problemi … Le sfide del delicato equilibrio dei boschi tra sfruttamento e tutela.

Proletari di tutte le foreste …

I boscaioli italiani delle Alpi centrali ed orientali sono stati a lungo una mano d’opera ricercata per lo sfruttamento delle foreste. Sostituiti oggi da operai marocchini, cechi o polacchi, svolgono un mestiere duro in condizioni spesso precarie.

Quegli strani uomini dei boschi

Figure marginali, inquietanti quanto affascinanti, carbonai e boscaioli rappresentano una diversità forestale che incuriosisce e disturba, come testimonia l’immagine che ne restituiscono i racconti, tra il pittoresco, il miserevole e l’idealizzato.

Portfolio : operai delle cime (d’albero)

Lo scorso inverno alcuni taglialegna Cechi e Slovacchi sono venuti dall’Est per lavorare in un cantiere di taglio sulle pendici del Vercors. Incuriosito dal mestiere, Emmanuel Breteau, fotografo del Trièves, li ha seguiti. Un bell’incontro ed una testimonianza toccante sotto lo sguardo del monte Aiguille e la neve di una stagione precoce.

Zattere in quota

I naviganti delle montagne hanno solcato i corsi d’acqua alpini per secoli. A cavallo di grandi zattere fatte di tronchi d’albero domavano i fiumi per portare tonnellate di legno verso le città. Un’attività molto rischiosa che richiedeva grande esperienza. Storia di un mestiere forestale molto poco conosciuto.

Uomini (e legno) al mare !

Nelle Alpi Marittime il legno doveva scendere dalle montagne (con non poche difficoltà per via di un rilievo particolarmente complesso) fino al mare per rifornire i cantieri navali ma anche per la costruzione delle linee ferroviarie o per la carpenteria. Una piccola industria soggetta a molti imprevisti.

Pratica : uomini e culture del legno

Dalle Alpi Marittime alla Baviera, dal cantone di Vaud al Trentino, tutti i buoni indirizzi per partire alla scoperta delle foreste alpine e dei mestieri del legno.

Il potere dell’immaginazione

La creatività della gente di montagna nel lavorare il legno è risaputa, come provano la miriade di mobili ed oggetti scolpiti nel Queyras o in Valle d’Aosta. Accade tuttavia di scovare ancora qualche piccolo e discreto gioiello frutto di qualche eccentrico alpino. È il caso di Paulin Gilly, in Ubaye.

Tutte le forme del legno

L’arte di vivere delle genti dell’alpe parla del legno che ha saputo da sempre rendersi indispensabile, entrare nell’habitat passando allegramente dall’esterno all’interno e creando mestieri fatti di passione in cui la competenza artigiana si perpetua e promuove la creatività. Un inventario alla Prévert, dall’imbuto per salsicce alle casse acustiche high tech che fanno cantare il legno.

Leziosità alpine

La biancheria femminile è nata nell’alpe ? Forte di una tradizione tessile, la nostra regione si vuole pioniera con marchi come Valisère o Lou. “L’altra faccia dell’Isère”, una mostra del Musée dauphinois, svela un secolo di fabbricazione di biancheria. Di trina in pizzo, una storia della moda e della donna, ma anche un’epopea sociale e industriale.

Alpi d’altrove : la controversia di Yosemite

Alla fine del XIX secolo alcuni pastori alpini che custodivano grandi mandrie di montoni nell’Ovest degli Stati Uniti d’America si trovano implicati, loro malgrado, nel duello ecologico-politico-filosofico tra gli scrittori John Muir e Mary Austin, la cui eco risuona ancora oggi.

Filo spinato lungo la prateria ?

The Flock. In questo libro Mary Austin racconta la quotidianità dei pastori, per la maggior parte alpini, con cui la scrittrice ha condiviso le transumanze nella Sierra Nevada. Appassionata delle relazioni dell’uomo con la natura, l’Americana prende le vesti di avvocato di un modo di vita all’epoca fortemente minacciato. Un estratto inedito della traduzione francese in corso.

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