L’Alpe 63 : Dolci altezze

Traduzione : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche  ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

Piccole golosità della signora natura

Appena cinquant’anni fa in Val d’Aosta i pastorelli erano capaci di scovare negli alpeggi una miriade di golosità. Frutti, bacche, radici, linfa, gambi o fiori dell’alpe andavano a compensare la rarità dei dolciumi regalati ai bambini nei paesi di montagna. Ricordi …

Per un pugno di … pistole

Prugne viola trasformate in pistole dorate ? Ecco un frutto dell’economia della sopravvivenza. Se fino all’inizio del XX secolo la mano d’opera era a buon mercato, la globalizzazione era già praticata con l’esportazione, ben oltre le frontiere alpine, di questa delicatezza dolcissima e impregnata di sole.

lalpe-63-04Montagne di cioccolato

Svizzera e cacao : si direbbe un matrimonio improbabile tra un cibo esotico ed un paese alpino sprovvisto di colonie ! Ma gli Elvezi hanno spirito d’impresa, girano il mondo e producono grandi quantità di latte … ce n’è abbastanza nel XIX secolo per rivoluzionare la fabbricazione del cioccolato, trasformare i chicchi in oro nero ed imporre i dolciumi elvetici in tutto il mondo. Una saga tutta da degustare.

Zucchero e noci

È in città che le noci di campo hanno incontrato lo zucchero. Nelle confetterie e nelle pasticcerie questo fiore all’occhiello della gastronomia del Delfinato, apprezzato anche in Svizzera, si presta alla creazione delle più svariate ghiottonerie. Dalle noci candite, care a Stendhal, fino ad una panoplia di dolci, caramelle e delizie di ogni genere …

I pistolini del faraone

Le barrette energetiche sono la disperazione degli alpinisti di bocca buona. Tanto più perché sono state precedute dalle terribili banane secche cui si richiama il titolo dell’articolo. «  Dove sono finiti i bei tempi dei grappoli d’uva esaltati dallo sciroppo al lampone e accompagnati da una bottiglia di champagne ? » si chiede la guida Claude Gardien.

lalpe-63-07Biscôme, bricelet, cuchaule, lindena e molto altro

Queste parole un po’ curiose fanno venire subito l’acquolina agli Svizzeri perché appartengono al balletto di ghiottonerie che connotano le feste nei cantoni valdesi, vallesi e di Friburgo. Piccola panoramica di tradizioni gustose che fanno parte dell’identità elvetica.

Portfolio 

Dolcezze in movimento

Monica Dalmasso porta uno sguardo inconsueto sull’universo alpino. Quanto le amiamo qui a L’Alpe ! Tanta delicatezza, un pizzico di sfrontatezza e un ritmo veloce contraddistinguono una mano decisamente personale. Che incanto !

lalpe-63-09Pratica

In questo numero invernale e un po’ festivo, L’Alpe svela i buoni e dolcissimi indirizzi dell’arco alpino europeo proponendo quattro ricette, tutte realizzabili, estratte da opere di grandi chef stellati pubblicate dalle edizioni Glénat.

Le Alpi di Pierre Novat

Ogni sciatore ha avuto tra le mani almeno una volta nella vita un panorama di Pierre Novat. In 35 anni l’artista ha disegnato più di duecentocinquanta piste per le principali stazioni di sport invernali francesi. Una mostra ed un bel libro rendono omaggio a questo virtuoso dello schizzo e dell’aerografo. Estratti.

lalpe-63-12L’etnologia alpina e le sue immagini

Il Vallese sta alle Alpi svizzere come il Queyras a quelle francesi : terreno d’elezione per cultori del folclore ed etnologi, serbatoio di raccolta dei musei di etnografia (e ovviamente dei collezionisti), ma anche crocevia di ispirazione di immagini ed oleografie sulle comunità alpine.

Parole in cammino

Scrittore e diplomatico, grande viaggiatore ed accademico, Jean-Christophe Rufin mantiene dei legami forti con la montagna. Lontano dai salotti e dagli onori, elabora le sue opere nel suo ritiro savoiardo. Con lui il cammino delle parole imbocca il sentiero delle vette e la sua scrittura trae energia dall’altitudine.

lalpe-63-14La favolosa storia di un paesaggio dipinto

Da Grenoble all’Asia passando per Parigi e New York ! Il pittore del Delfinato Diodore Rahoult non avrebbe mai immaginato che le sue Quattro Stagioni, delle allegorie che rappresentano paesaggi alpini realizzate nel 1861 per decorare la sala di un caffé, avrebbero fatto il giro del mondo e in più dato lavoro a copisti cinesi e russi su Internet !

Retour en haut