L’Alpe 73 : Paesaggi sonori

Traduzione : Letizia Ricci

Immaginata per un pubblico che desidera affinare sensibilità e conoscenza, L’Alpe è la prima rivista dedicata alle diverse culture ed al patrimonio dell’Europa alpina. La sua ambizione è di informare al di là delle barriere linguistiche  ; spazio di scoperta e di emozioni, L’Alpe si interessa a tutti gli uomini che, dalla Slovenia al Mediterraneo, hanno saputo acclimatarsi ad un ambiente eccezionale. Punto d’incontro tra libro e rivista, trae dal primo la documentazione di riferimento sul tema principale, il rigore analitico, l’esigenza di qualità e l’autorevolezza di autori prestigiosi. Dalla seconda prende a prestito la periodicità trimestrale che le consente di arricchire il dibattito, il fascino di una ricca iconografia, l’insaziabile curiosità del giornalismo e l’approccio necessariamente didattico. Pur se fondata su competenze rigorose L’Alpe non è una rivista riservata all’élite. Si serve di materiale storico, geografico, archeologico, etnologico, ecc., per rendere alle tracce lasciate dagli uomini in questo territorio tutto la loro profondità. Ma nondimeno sarà luogo di dibattito sul futuro delle Alpi e di tutte le montagne del mondo.

Il DOSSIER

lalpe-73-03Piccolo trattato di musica, modesta, degli alpeggi

Il tintinnio dei campanacci fa parte dell’identità della montagna, come il frusciare dell’acqua dei torrenti o il sibilo del vento tra le tavole dei capanni. Un musica sapiente e al contempo popolare, che sanno comporre solo allevatori e pastori scegliendo opportunamente campane e bestiame. Un concerto euforico per campanacci e voce (alta). Di Guillaume Lebaudy, etnologo, direttore della “maison du Berger” a Champoléon.

PORTFOLIO

Collettore di storie

Jean-Luc Joseph documenta dagli anni ‘70 e con immutata passione la vita rurale della valle di Arly in Savoia, terra di violinisti ambulanti. Incontro con un fotografo ed un musicista dilettante dallo sguardo umanista, i cui scatti lasciano il segno per precisione ed autenticità. Di Sophie Boizard, editor a L’Alpe.

lalpe-73-06Sobillatori di folk alpino

Rivoluzione ! Da vent’anni, armati di fisarmonica o di sola voce, reinventano la musica popolare svizzera. Funk suonato con il corno alpino ? Jodel stile elettro ? Valzer dell’Appenzell mescolato a musica contemporanea ? … tutto è lecito. Una sorprendente battaglia vede opporsi questi nuovi musicisti a quelli tradizionali. Di Manon (Greta) Wallenberger, pastora transumante ed elettrone libero.

Una balalaika come zaino

Fare il giro dei rifugi è un progetto fuori dal comune. L’idea del suo iniziatore ? Portare la musica ai montanari e i melomani alla montagna proponendo una serie di concerti proprio lassù. Di Laetitia Cuvelier, ex postina e custode di rifugio, oggi scrittrice e giornalista.

Betruf : il canto dell’alpe che attraversa l’estate

Questa preghiera dei pastori, che un tempo si odeva all’imbrunire lungo gli alpeggi della Svizzera tedesca o del Liechtenstein, è quasi scomparsa. Una bizzarra melopea che sembra arrivare da altri tempi… Di Christophe Gros, assistente-conservatore del dipartimento Europa, e Federica Tamarozzi, etnologa e conservatrice del patrimonio al museo di Etnografia di Ginevra.

Una montagna di spartiti

Gran bella collezione quella del Museo della Montagna di Torino, che nel corso degli anni ha raccolto quasi duecentocinquanta partiture musicali ! Classiche o buffe, narrative o ornamentali, sobrie o barocche, le copertine ci parlano della relazione della musica con le Alpi, vicine e lontane. Di Andrea Gherzi, autore e compositore, diplomato al conservatorio e all’università di Torino.

lalpe-73-09PRATICA

Che musica sia !

Questa guida pratica recensisce per paese, per data o per genere musicale, i migliori festival dell’estate 2016 nei sette paesi dell’arco alpino europeo, insieme alle scelte appassionate di alcuni amici della redazione. Direzione d’orchestra de L’Alpe affidata a : Dominique Vulliamy.

& ANCHE

ESPOSIZIONE

Vita da castello…

Fortezza o monumento ? Nel XIX secolo il destino dei castelli della Savoia viene reinventato seguendo le prospettive di un Medioevo fantasticato. Per far fronte a questa visione romantica nacque una corrente scientifica curata da appassionati, archeologi, archivisti e artisti. Una mostra ad Annecy presenta, tra altri approcci, la figura di questi pionieri che hanno cercato di restaurare questi siti storici rispettandone l’integrità. Di Sophie Marin, addetta alla conservazione del patrimonio del Museo-castello di Annecy.

lalpe-73-12RITRATTO

Michel Serres

Un pensiero folgorante come un’improvvisazione muove da sempre questo filosofo, membro dell’Académie française. Tonificante e luminoso, la sua gaia scienza è contagiosa. Di Pascal Kober, capo redattore de L’Alpe.

IL GRANDE INCONTRO

L’alpe di grand Serres

Michel Serres ha ricevuto la nostra redazione a casa sua per parlare per quasi due ore di fila del suo rapporto con la montagna, con il mondo rurale, la musica, la lingua, la scrittura e la conoscenza. Un incontro ricco e denso… Di Sophie Boizard, editor, e Pascal Kober, capo redattore de L’Alpe.

lalpe-73-14LA MIA ALPE

Sentieri di pietra

Le Clézio ha ispirato il fotografo Jean-Christophe Béchet, partito sulle orme delle centinaia di ebrei perseguitati che nel 1943 tentarono di passare la frontiera franco-italiana attraverso il Mercantour. Un lavoro fotografico ruvido e potente su paesaggi inospitali abitati dal passato.

Una meteora

André Pitte, fondatore de L’Alpe, ci ha lasciati dieci anni fa. L’amica e scrittrice Anne de Staël abbozza qui un ritratto di un uomo che ha saputo dare corpo ai suoi sogni, creando legami tra tanti esseri umani con un semplice tratto. Fulgido.

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